Vi sono essenzialmente due tipi di geotermia a bassa entalpia (cioé sotto i 90 gradi celsius) che fanno al caso nostro (uso abitativo) e che servono entrambe a riscaldare oppure a rinfrescare l’ambiente.
Esse sono:
- La geotermia a bassa entalpia che sfrutta la temperatura costante della falda freatica (acqua del sottosuolo) – detta anche OPEN LOOP (l’acqua é estratta ma poi rimessa in natura)
- La geotermia a bassa entalpia con sonde geotermiche che utilizza il gradiente geotermico del sottosuolo – detta anche CLOSED LOOP (l’antigelo circola in un circuito chiuso)
La differenza non é da poco perché nel primo caso si utilizza l’acqua come vettore termico, nella seconda invece un liquido antigelo (acqua + glicolo generalmente).
La resa termica dell’acqua é maggiore dell’antigelo percio’ é sempre da preferirsi in termini economici. D’altra parte, quando invece vi é assenza/impedimento all’uso di acqua freatica, si usano una o piu’ sonde geotermiche.
In entrambi i casi, dopo previ calcoli, ci sarà sempre bisogno di effettuare delle perforazioni (dei pozzi) nel terreno sia per l’una che per l’altra delle tecnologie scelte.
Verrà poi installata in casa anche una pompa di calore (acqua-acqua) che usa l’elettrictà per funzionare ma in quantità molto limitata, tale che il tutto sarà economicamente meno costoso, a parità di prestazione, di un normale sistema di riscaldamento o raffreddamento.
Per quanto riguarda l’ammortamento dell’investimento globale si parla di un breve periodo di alcuni anni, a dipendenza del progetto. Quest’aspetto va sempre preposto ad ogni discorso. La geotermia si fa per risparmiare sul medio e lungo termine attraverso un investimento iniziale relativamente basso.