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Ecobonus: focus sulla geotermia

 

La manovra finanziaria 2018 del governo italiano ha prorogato gli ecobonus per le ristrutturazioni edilizie e tra questi vi è anche l’istallazione di impianti geotermici a bassa entalpia.

Tale detrazione è al 65% (precedentemente era il 55%) del costo totale dell’intervento per un massimo di 30.000 euro. Questa vale per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

Il presupposto è quindi quello di un intervento di ristrutturazione dell’immobile, cosi come specificato nella guida fiscale emanata dall’agenzia delle entrate.

Sono oramai dieci anni che questo bonus è stato introdotto tra i vari bonus fiscali dello stato, ma poco si conosce di questa possibilità. E’ importante invece ricordare come tali interventi sono estremamente vantaggiosi a fronte del costo della messa in opera.

L’applicazione dell’ecobonus si riferisce all’istallazione completa dell’impianto ed anche alla progettazione dello stesso.

Foldtani con Idrolinea sono in grado di gestire sia l’iter burocratico che la realizzazione completa dell’impianto.

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Geotermia: cambiamenti in vista

Interessante articolo sulle novità che ci aspettano nella Geotermia Italiana

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Premi per Geotermia: documento della conferenza stato-regioni

 

Qualcosa si muove in campo geotermico, soprattutto per l’ottenimento dell’ecobonus.

Leggete l’articolo !!

 

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Ecobonus

Ecobonus

[Artito tratto da Ediltecnico] L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale del 65% prevista per chi sostiene spese per interventi di riqualificazione che determinano un risparmio energetico nella propria casa, sugli edifici condominiali e nelle attività produttive. Le spese riguardano tutti quei lavori che permettono la riduzione del fabbisogno energetico, come l’installazione di impianti di riscaldamento a basso consumo, miglioramento dell’isolamento termico in modo da mantenere il calore all’interno degli immobili, il montaggio di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, ecc., in relazione ai limiti definiti in funzione della zona climatica nella quale ricade l’immobile (vedi: zone climatiche aggiornate).

In particolare, gli interventi di efficientamento energetico nei condomìni possono usufruire di bonus graduati in base all’entità dei lavori ed ai risultati raggiunti. Partendo dal 65%, come nelle singole abitazioni, è possibile salire al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio, ad esempio quando si dota l’edificio del cappotto termico. Gli incentivi possono addirittura arrivare al 75% nel caso in cui l’intervento porti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva.

Anche in tal caso la manovra correttiva di recente emanazione ha introdotto la possibilità della cessione del credito d’imposta ai fornitori od altri soggetti privati da parte dei condòmini che non possano sostenere la spesa e/o non siano tenuti al versamento dell’imposta sul reddito, per agevolare coloro che abbiano difficoltà nel sostenere l’intero ammontare della spesa.

Importante seguire la Guida alle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico

Non va trascurato infine il fatto che è possibile cumulare Ecobonus e Sismabonus nel caso di interventi volti a migliorare sia l’aspetto energetico che quello antisismico, in tal caso sarà essenziale separare attentamente le spese sostenute per il miglioramento energetico che ricadono nell’Ecobonus da quelle sostenute per il miglioramento antisismico che ricadono nel Sismabonus, non potendo ovviamente la stessa spesa essere detratta in seno ad entrambi i bonus.